Dammi il tuo amore
Oddio
Non chiedermi niente
Niente!
Dimmi che hai bisogno di me
Avrò pure sessant’anni, avrò pure quei dieci chili di troppo, ma da quando l’ho visto – dalla finestra – che si cambiava… Oddio…
Tu sei sempre mia
E’ sempre stato solo Mario l’ortolano. Una zucchina come tante. Un po’ rude, pure; Quella canottiera… Ma quando l’ho visto –e mentre giravo il ragù. Oddio… bollivo
Anche quando vado via
I peli: come in un campo di grano.
Bianchi, spessi.
Tu sei l’unica donna per me
Le gambe: tutto un fascio di muscoli.
Quando il sole del mattino mi sveglia…
Caffellatte, lavatrice, tre rosari, un paio di melenzane; ma poi non ho capito più niente.
Le spalle: grosse.
Il collo: duro.
Il tempo passa in fretta
Brucio il ragù, finisco il rosario al contrario: da ultimo sono i santi che pregano me. Le sue… natiche: più setose delle albicocche che vende.
Quando siamo insieme noi
Mentre si sfila le mutande penso a tutte le volte – smetto il rosario – che gli ho chiesto com’erano i meloni.
E’ triste aprire quella porta
Succosi – diceva lui. Con gli occhi enormi.
Io resterò se vuoi
Sento… un’improvvisa voglia di broccoletti.
Dammi il tuo amore
Quando mio marito mi vede rientrare… “Oddio” dice “per chi è tutta ‘sta verdura?”. “Fa bene” dico io “E’ buona”. Inondo il tavolo con quattordici diverse buste di ortaggi. “La cucina adesso sembra il bosco delle mangrovie” fa lui, mentre soppesa i cetrioli. “Ma poi” si guarda le mani rigogliose come se dovesse risolvere un problema di economia “A che dovrebbe mai servire un’unica carota così grossa?”.
Non chiedermi niente
Oddio
Dimmi che hai bisogno di me
Mentre faccio il minestrone canto. Un brodo che manco gli angeli.
Tu sei sempre mia anche quando vado via
Mescolo; rimescolo; rimescolo.
Tu sei l’unica donna per me
Che sia la menopausa?
– Walter Farnetti –